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Manutenzione: farla bene e spendere il giusto

I tagliandi sono fondamentali per avere un’auto affidabile e sicura. Ma dove effettuarli per ottenere il miglior risultato senza svenarsi?

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RINVIARE NON CONVIENE - Le case automobilistiche suggeriscono di effettuare la manutenzione ordinaria (i cosiddetti tagliandi) in media ogni 20.000 chilometri, oppure ogni anno (dipende da quale scadenza viene raggiunta prima). Non è una frequenza elevata, se si considera che anche la più piccola utilitaria è un prodotto complesso, che viene utilizzato in condizioni difficili (temperature molto alte o molto basse, pioggia e neve, strade dissestate) e dal quale dipende la sicurezza nostra e altrui. Rinviare il passaggio in officina nell’intento di risparmiare tempo e soldi non è mai consigliabile: una vettura trascurata si usura prima, si guida peggio e prima o poi si “vendicherà”, lasciandovi fermi lungo una strada (magari, pure con migliaia di euro di danni).

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Molti automobilisti, acquistata la vettura nuova, effettuano i tagliandi presso la rete autorizzata dalla casa, temendo di perdere il diritto alla garanzia.

 

In realtà, la normativa europea 1400/2002 (poi sostituita dalla 461/2010) stabilisce che, senza perdere il diritto alla garanzia biennale, la manutenzione si può effettuare anche al di fuori della rete affiliata alla casa madre. L'officina dev’essere in grado di effettuare un tagliando “certificato”.

Questo significa rispettare alla lettera gli interventi prescritti dal costruttore, e utilizzare ricambi originali, o comunque di “qualità equivalente”. Non solo: dopo l’intervento, l’autoriparatore deve consegnare al cliente una dettagliata ricevuta di effettuazione del tagliando, che deve comprendere l’elencazione di tutti i controlli e delle sostituzioni effettuati, oltre che dei codici dei ricambi e dei fluidi utilizzati, e riportare una dicitura che significhi “conforme al regolamento europeo 461/2010 (o 1400/2002)”.

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